01 gennaio 2012

Banche e trasparenza sul cambio moneta

La mia vicenda bancaria di qualche giorno fa mi dà una gradita occasione di riesumare un video fra i miei preferiti di Nicola Brusco che conservavo dal 2002 e che lo stesso Nicola aveva dimenticato di aver creato!



Volendo prestare del denaro a un mio amico che abita in Inghilterra e ha bisogno di sterline, stavo cercando di capire come ridurre al minimo la perdita di soldi "per strada"; infatti, per il prestito sarebbe stato necessario cambiare i miei euro in sterline, e per la restituzione sarebbe stato necessario cambiare le sterline in euro... e l'intermediario che ti cambia l'euro in sterline e viceversa, notoriamente ci guadagna qualcosa.

Nota: se un privato vuole vendere una sterlina anche a 10 euro, faccia pure; non lo ritengo illegittimo. Vorrei solo avere la possibilità, magari anche molto più scomoda, di ottenere il cambio moneta esattamente a seconda del valore attribuito dalla BCE senza che nessuno ci faccia sopra la cresta a mie spese (o a spese del mio amico).

Volendo essere più educato possibile, quando ho chiamato la mia banca ho evitato di usare il termine un po' dispregiativo "fare la cresta", e ho preferito chiedere quali sono le "commissioni" previste. Risposta: se devo fare un bonifico piuttosto che ottenere contanti, nessuna commissione.

Wow. Nessuna commissione!

Vado in banca, sto per firmare il bonifico, chiedo per scaramanzia se il valore attribuito è quello che avevo appena controllato sul servizio di conversione di valuta di Yahoo...

Eh no.

Come no? Eppure per telefono, pochi minuti prima...

Nah, non è una questione di telefono o non telefono. È questione del fatto che la parola "commissione" si usa quando ci si riferisce al pagamento di un servizio, mentre il surplus di denaro che mi viene richiesto per avere le sterline è dovuto al fatto che "questo è il prezzo a cui noi le vendiamo".

Io sapevo che se ho qualcosa e la vendo a un prezzo maggiorato rispetto al suo valore originario, quel di più che faccio pagare è dovuto al fatto che sto dando un servizio.
...E comunque, se un ragazzotto non esperto di economia telefona alla banca in cui tu lavori per sapere se ci sono "commissioni" da pagare per un cambio valuta, al di là del linguaggio impreciso da lui eventualmente usato, qual è secondo te l'informazione a cui è interessato? Ti sta ovviamente interrogando perché vuole sapere quanti soldi escono dalle sue tasche per entrare nelle tue. Un po' di elasticità nel linguaggio e nelle risposte non guasta mai, quando si ha a che fare con un cliente...

Mentre a questo punto direi che se, da cliente, parli con la tua banca, conviene che tu parli come mangi e usi senza pudore espressioni come "fare la cresta" o "quanti soldi passano da me alla banca sotto qualunque dicitura".

A proposito di cambio e bonifici: esiste il sito Transferwise, che consente trasferimenti di denaro inter-valuta con spese davvero minime rispetto a quelle che si avrebbero servendosi di una banca.

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1 commento:

Anonimo ha detto...

la mancanza di trasparenza bancaria e` un problema presente anche in Gran Bretagna, purtroppo.

Bell`articolo.

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