07 febbraio 2013

Perché non sopporto i fake (che vengono fatti passare per veri)


Riporto una conversazione fra me e la mia amica Eleonora relativamente al PURTROPPO famoso video che ha spopolato sul web e che PURTROPPO aveva fatto ridere anche me.

Dico io:

Io li riempirei di botte, chi fa i falsi. Dopo aver riso e poi aver saputo che è un falso provo forse una sensazione simile a una donna che è stata scopata e si è sentita amata da un sedicente uomo innamoratissimo e che poi l'ha beccato mentre diceva a un amico che lei è solo un passatempo.
Gente che detesto, i falsi.

Dice Eleonora:

Ahahahah ma si... Chissene.... Mi sono fatta delle grasse risate e a sto punto mi viene da dire tanto di cappello a chi ha inscenato tutto ciò XD

Rispondo:

Io invece mi sento offeso.
Non si approfitta della credulità delle persone per conquistarsi la popolarità che non si merita. Questa gente è diventata "famosa" grazie alla menzogna.
Cosa penseresti di un prestigiatore che ti stupisce leggendo nella mente delle persone del pubblico, se poi scoprissi che le persone che ha chiamato sul palco erano tutti suoi collaboratori? Grazie al cazzo, allora riesce a tutti.
Cosa pensi di una persona che ti fa sbellicare dal ridere raccontandoti un fatto che poi si rivela falso? Poteva raccontare una barzelletta... Ma ovviamente sotto forma di barzelletta non avrebbe fatto ridere, perché certe cose fanno ridere solo per il fatto di essere vere (infatti i racconti di alcune battute di pazienti con demenza fanno sganasciare dal ridere solo chi li conosce, per via della loro eccezionalità, mentre se le stesse cose venissero dette in un film lo spettatore sa che è comunque opera dello sceneggiatore, quindi la cosa non avrebbe effetto...).
Spero tu mi capisca.

Mi risponde:

Sisi capisco ma semplicemente a me non turba quanto te... Mi viene più da compatire chi ha un atteggiamento simile... Mi viene più da pensare che è un problema suo.. e in questo caso vedo anche la bravura nel aver inscenato tutto ciò...... Le nostre sono solo reazioni diverse.. ne migliori ne peggiori di qualunque altra ...solo diverse

Le rispondo:

La bravura non si discute (tranne la bravura di chi ha fatto la post-produzione, visto che il guidatore a un certo punto dice "Arrivano gli ultrà?" e non è stato tagliato). La bassezza morale neanche, però.
Immagina che esca un bel film. Fatto bene. Riscuote un sacco di successo. E il suo successo è dovuto anche al fatto che lo sceneggiatore ha dichiarato che si tratta di una storia vera. E tu sei una di quelle persone che era indecisa se andarlo a vedere oppure no. In bilico. Il fatto che sia una storia vera ha fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte del "sì, vado a vederlo". Durante tutto il film il fascino che percepisci è molto amplificato dal fatto che si tratta di una storia vera. Poi vieni a sapere che no, era una menzogna. In tal caso lo sceneggiatore ha RUBATO dei soldi al tuo borsello. E se il film era gratis ha rubato il tuo tempo. E non solo. Il proliferare di bugiardi (che si credono semplicemente "birichini") fa sì che le persone sincere, che dicono "questa è una storia vera" vengono creduti di meno. Per fare i burloni, questi irresponsabili tolgono le mie risate al prossimo filmato che vedrò, che magari sarà vero e io me lo gusterò a metà ingiustamente, pensando che forse è falso. E altri amatori di storie vere vedranno i loro film con sotto dei commenti "Bah, chissà se è vero" e la loro viralità potenzialmente diminuita per colpa di gente che voleva popolarità senza meritarla. Vuoi popolarità per la bravura degli attori? Spaccia il tuo cortometraggio semplicemente per un cortometraggio, e se è una storia inventata dichiaralo, come fanno gli sceneggiatori corretti. Non cercare la popolarità che non ti meriti.

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