18 dicembre 2014

Credi alle bufale e le diffondi? Ecco cosa meriteresti

Scrivo questo articolo per dare, per quello che posso, un po' più di meritata visibilità alle parole di un utente che sono sì pubblicate su una pagina di un famoso blogger, ma risultano d'altra parte imboscate fra tanti commenti.

Il 20 febbraio 2013 usciva sul blog di Paolo Attivissimo uno dei tanti articoli che facevano chiarezza sul fatto che la storia di Facebook che fra poco diventa a pagamento era una bufala.
Fra i tanti commenti ci fu quello di Alberto, che diceva di non saper rispondere a una sua amica, curiosa di sapere "perché partono ste bufale". E la risposta di Replicante Cattivo, che mi è piaciuta assai:
Rispondile così: dille che per un singolo cretino che si inventa (o ripropone) una bufala, ce ne sono diverse migliaia che ne alimentano la diffusione. Questo vuol dire che il problema non sono quelli che creano le bufale, ma quelli che abboccano e le diffondono: la sproporzione è evidente.
Se nel mondo ci fossero solo gli ideatori di bufale, senza boccaloni che condividono impulsivamente, queste non durerebbero a lungo.

I boccaloni che, per lavarsi le mani, se la prendono con il presunto ideatore (immaginandolo come un genio del male) sono paragonabili a quelli che prima raccontano a tutti un pettegolezzo o una diceria, poi se la prendono col barbiere che l'ha raccontata. Ma se nessuno raccontasse le cazzate dette dal barbiere, queste rimarrebbero confinate nel suo locale.

[citando l'utente Unorthodox Behaviour] Ogni volta che vedo un simile post sulla mia bacheca divento sempre piu' convinto che a chi diffonde questo ciarpame dovrebbe essere impedito l'accesso non solo a internet ma anche a qualsiasi strumento di comunicazione piu' evoluto del piccione viaggiatore

Nonchè al diritto di voto.

Ricordiamoci che questa è la stessa gente che anni fa cliccava su qualsiasi cosa prometteva loro di scoprire chi visitava il loro profilo, chi salvava le loro foto, account "oro, incenso e mirra", chat VIP e altre menate simili...e di cui evidentemente si è dimenticata. E la memoria corta non fa bene a un popolo che ogni TOT anni va a votare.
Perfetto così. Non aggiungo altro.

...Se non il fatto che... oggi, cioè quasi 2 anni dopo, vedo nella mia bacheca di FB il nuovo allarme sotto forma di link ad un articolo che riciclava la stessa spazzatura. "Facebook a pagamento: da gennaio costerà 3 euro al mese". E dopo aver commentato linkando uno dei tanti articoli che spiegano che si tratta di una bufala (anche quest'anno), vedo che la FB-friend risponde "Io ci credo". E io pensando alle prossime elezioni provo parecchia angoscia.

AGGIORNAMENTO:

Il noto giornalista LeFou ha poche ore fa postato su Facebook una buona notizia:
Ora potete segnalare le notizie false su Facebook!Yuhu!(funziona solo per le condivisioni, non per i post originali, ma così avrete un'arma per combattere i vostri "amici" che diffondono stupidaggini e proteggerete anche gli altri)

Nessuna notizia invece della FB-friend che ha diffuso la notizia falsa. Eppure dovrebbe aver visto il mio secondo commento, dove linko quest'altro articolo, che dà info e spiegazioni ancora più chiare... Beh, non mi resta che approfittare della nuova funzionalità di FB.
...
Ecco fatto. Subito dopo la segnalazione Facebook mi dice che posso, fra l'altro, scrivere un messaggio alla persona che ha pubblicato una notizia falsa. L'ho appena fatto, scrivendo:
"Ciao. Questa bufala è la replica di altre identiche che giravano anche negli anni passati. Penso che quando ci si accorge di aver dato una notizia è falsa si dovrebbe rettificare o per lo meno rimuovere il post."
Vediamo che succede.

...aggiornamentino:   ha cancellato il post e mi ha ringraziato.

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