25 dicembre 2014

Piano-bar per l'ultimo dell'anno: se il pubblico è eterogeneo

La notte di San Silvestro è la tipica situazione in cui un piano-barista, con la sua performance canora e con l'attività di DJ dopo mezzanotte, deve accontentare un pubblico composto da persone di età e gusti differenti. Magari questo articolo può essere di aiuto a chi sta per cantare e mettere musica per la prima volta al cenone dell'ultimo dell'anno in un ristorante...

Ma chi sono io per parlarne a ragion veduta?

Ad eccezione di due anni fa, negli ultimi 18 anni ho sempre passato San Silvestro in mezzo a microfoni e casse acustiche. A volte l'andamento della serata-nottata ha sfiorato la perfezione, altre volte ho incontrato difficoltà piccole e grandi, tutte comunque utili a capire cosa fare e non fare nelle successive occasioni, cosicché da un bel po' di tempo l'ansia del "chissà se andrà bene... speriamo di piacere" è fortunatamente per me solo un lontano ricordo.

COME ACCONTENTARE UN PUBBLICO ETEROGENEO?

Annoso problema del San Silvestro è capire come accontentare le persone di tutti i tipi contemporaneamente...

Io ho trovato un modo che ha sempre funzionato:

1) Cantare per la maggior parte canzoni che sono uscite in un arco di tempo che va dai 25 anni fa ai 5 anni fa...

2) ...E ad esse sommare canzoni che, indipendentemente dal fatto che siano conosciute oppure no, non possono non piacere. Questo significa che l'ascoltatore se conosce il pezzo è contento; se non lo conosce, lo ascolta volentieri e mi applaude per la sua esecuzione (è l'effetto che praticamente si ha nel sentire una canzone che ci piace durante il Festival di San Remo).

3) Ad ogni modo è consigliabile avere un repertorio vasto, molto vasto.
Cioè: benissimo, anzi indispensabile avere una scaletta di canzoni previste (il cui ordine viene lì per lì variato a seconda di ciò che dice l'intuizione su cosa potrebbe piacere in quel momento a quegli spettatori)... MA è buona cosa e aggiunge un tocco di qualità poter fare canzoni a richiesta. La persona del pubblico è contentissima se chiede il suo pezzo e questo due minuti dopo viene eseguito. Ed è contenta magari anche la persona a cui l'ha dedicata ed inoltre tutti coloro che stanno ascoltando sono compiaciuti dell'atteggiamento del piano-barista, disponibile ad una interazione.

IL MOMENTO DEL CONTO ALL'ARROVESCIA

Io ho creato un file da far partire in un momento ben preciso (a circa 4 min da mezzanotte), in modo che quando manca 1 minuto a mezzanotte si crei l'atmosfera del conto all'arrovescia (rullo di tamburi) e che allo scoccare esatto della mezzanotte parta una musica "celebrativa", adatta ai baci-abbracci-auguri.
Questa musica dura circa 3-4 minuti, durante i quali nessuno è interessato a ballare né a sentire il piano-barista cantare: è appunto il momento degli auguri e subito dopo il momento della torta.
Il che non significa che si possa cantare una canzone a caso: deve preparare l'atmosfera al ballo. Quindi per 10 minuti le canzoni devono essere sprintanti ed ammiccanti al clima di festa.

IL BALLO DI DOPO-MEZZANOTTE

Stappato lo spumante, brindato, mangiato il dolce, spostate un po' di sedie se necessario, è il momento di ballare.
Anche qui, come accontentare tutti, così diversi fra loro?

I sistemi sono fondamentalmente due, e partono dal presupposto che le persone si dividono non tanto in giovani e meno giovani, quanto in

1) "persone per le quali è normale un po' ballare e un po' riposarsi"

Questa prima categoria ci permette di alternare: ad esempio se ti accorgi che c'è un gruppo che vuole ballare il liscio e un gruppo che ama la musica latino-americana-disco, la cosa migliore è mettere una delle due tipologie (a seconda di quante e quali persone in quel momento sono sedute e quante e quali sono in piedi), e passare all'altra quando si vede che il primo gruppo di ballerini è stanco:
si alzerà il secondo gruppo*.

Poi, secondo lo stesso criterio, si tornerà al primo.
Il bello di questo metodo è che nessuno dei due gruppi si lamenterà: quello di persone stanche dirà "Finalmente ho una scusa per riposarmi" e quello di persone che aspettavano la loro musica dirà "Finalmente posso ballare anch'io".

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* Attenzione: il fatto che si alzi il secondo gruppo non è una cosa scontata. Affinché accada devi mettere, fra tutte le canzoni di quel genere, una delle più coinvolgenti.
Le canzoni più coinvolgenti di un dato genere vanno tenute come "riserva" per i momenti più difficili:
- quando vuoi che si scollino dalla sedia e prenda loro la voglia di muovere il sedere
- quando vuoi dare un surplus di energia perché ti sei accorto che si stanno un po' ammosciando, probabilmente perché non contentissimi dell'ultima canzone che hai messo

2) Gli "irriducibili ballatori instancabili"

Ci sono poi persone per le quali il problema sussiste poco o non sussiste: gli irriducibili ballerini instancabili. Sono quelli che balleranno sempre qualsiasi cosa, indipendentemente dalla loro età. Anzi, il problema è l'opposto: sarà il gestore a dover dire al piano-barista "Ok, metti un'altra canzone e poi basta, perché questi ballerebbero fino a mezzogiorno".

E SE IL PUBBLICO NON HA VOGLIA DI BALLARE?

Può anche verificarsi un'altra eventualità, non poi così rara a dire il vero. E cioè il caso in cui la maggior parte dei convenuti amino non tanto ballare quanto cantare. Bisogna essere preparati anche a questo, perché non c'è personaggio più triste di un DJ che vuole per forza far ballare chi ha voglia di fare altro.
In tal caso è bene dare la possibilità di consultare la lista di canzoni per un bel karaoke alternato con canzoni cantate dal piano-barista.
Ripeto: alternato a canzoni cantate dal piano-barista. È un particolare importante, perché non si deve fare l'errore di far divertire 4 persone che vogliono cantare e farne rattristare altre 70 costringendole ad ascoltare voci stonatucole.
Naturalmente è fondamentale saper a tenere ordine per evitare che qualche brillo possa fare danni agli strumenti, e riuscire a farlo allo stesso tempo con gentilezza e fermezza.

Spero che questi consigli ti siano stati utili se sei un piano-barista alle prime armi.
Se invece sei un ristoratore e vuoi contattarmi per una serata, allora puoi scrivermi a codisilver@gmail.com.

Buon anno e buona musica!!

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1 commento:

Mattia ha detto...

Ciao!

Sono anche io un musicista di pianobar, pianista cantante. Ho letto con piacere questo articolo e l'ho trovato molto interessante.

Comunque penso che il pubblico eterogeneo non si incontri solo durante la sera del 31/12. Anzi, non è inconsueto per chi fa il nostro mestiere, trovarsi di fronte a persone di varia estrazione sociale, età, nazionalità ecc ecc

Per risolvere queste problematiche ho progettato un software, ottimizzato per i live.

Se ti può interessare, lo trovi su: http://www.moraldiweb.it/leggio/sito/index.html

Spero che si riveli utile anche per te. Io da quando lo uso, non potrei più farne a meno e tra il pubblico c'è sempre qualcuno che si stupisce e mi chiama "Jukebox umano"!

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