03 gennaio 2015

Vegani e vecchie pellicce, scarpe di pelle, etc


Grazie a una condivisione di una mia FB-friend ho appreso che il 1° gennaio scorso la cantante Arisa ha scritto sulla sua pagina Facebook "ARISA OFFICIAL PAGE":

Mi dispiace tanto di aver infervorato i vostri animi sensibili per la mia pelliccia da puttanone anni '80..
È da tanto tempo che mia madre cerca di rifilarmela in tutte le salse perché è un regalo di mia Zia Carmela ed è calda. L'ho sempre ritenuta un pò eccessiva ma l'altro pomeriggio battevamo i denti dal freddo, l'ho tirata fuori dall'armadio e l'ho messa. Giallina è un pò consumata, non mi è mai sembrato un pezzo di lusso e non penso proprio che mia a Zia Carmela sia mai saltato in mente di spendere dei soldi per una pelliccia vera visto che le priorità nella mia famiglia sono sempre state ben altre.. Il cibo, per esempio.
Nessuna etichetta, nessun segnale che attesti l'autenticità del pelo ma neanche il contrario. Quindi può essere che sia inspiegabilmente vera oppure no.
Comunque il livello d'intolleranza è l'aggressività di certi commenti mi lascia sempre un pò interdetta. Sarei tanto curiosa di fare un giretto nei vostri armadi. Quanti di voi non posseggono neanche un piumino d'oca, una cintura o delle scarpe di pelle?
Io ce le ho delle pellicce a casa mia probabilmente alcune non sono ecologiche e altre no,ma la più giovane ha 40 anni, sono un'appassionata di vintage e per me un capo degli anni '70 è un'opera d'arte. Fatevene una ragione. Indosso ogni tanto dei capi pelosi, ma non li uccido e non li compro di prima mano. Li indosso e continuerò a farlo, perché qualcuno lì ha già uccisi e acquistati tempo fa e buttarli via sarebbe un'ulteriore sacrilegio.
Un abbraccio a tutti voi. Tanti auguri di buon anno.

Ecco come la penso:

Purtroppo non la si è ancora fatta finita con le pellicce vere. C'è chi continua a produrle e a comprarle. Una pelliccia finta, come si deduce dal termine, è un'imitazione di una pelliccia vera. Quindi portarla in pubblico contribuisce a mantenere nell'immaginario collettivo il concetto secondo cui uccidere un animale per farne un indumento possa essere normale.
Quando le pellicce vere non saranno prodotte né comprate da nessuno e questo olocausto quotidiano sarà diventato solo un brutto ricordo, quando sarà un dato acquisito che la crudeltà sugli animali per futili motivi è follia, allora indossare vecchie pellicce, vere o finte, non sarà più diseducativo. Indossare un indumento di leopardo vero o finto sarà un po' la stessa cosa che indossare una maglietta con disegnato un leopardo.
Anch'io che da anni sono vegano avrei potuto tenere e continuare a usare scarpe e cinture di pelle comprate o ricevute in regalo quando ero onnivoro. Ma se una persona tiene a una causa dovrebbe tenerci anche a dare il buon esempio, e farlo più efficacemente possibile, compreso minimizzare possibili fraintendimenti. Ad esempio evitare che due onnivori su tre con cui parlo di veganesimo tragga deduzioni affrettate sulla mia presunta incoerenza (e quindi per triste, superficiale estensione anche sulla presunta incoerenza dei vegani in generale) dicendo "e queste scarpe?", e dover dare sempre la stessa spiegazione.
Per questo mi sono disfatto di scarpe, cinture, divano di pelle e indumenti di lana, cedendo il tutto a onnivori. Da notare che questo tipo di cessione non rappresenta dal punto di vista educativo alcun passo avanti né indietro, perché una semplice cessione, specialmente fatta una tantum, ha un potere persuasivo trascurabile, mentre è un passo avanti dal punto di vista dell'acquisto e della produzione: se una persona che probabilmente non diventerà a breve vegana do un paio di scarpe di pelle, è possibile che il prossimo acquisto di un prodotto del genere venga ritardato.

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