03 agosto 2015

Assoluzione per i 6 ragazzi accusati di stupro: un commento fuori dal coro

Il mio amico Nicholas D. Wolfwood ha scritto su Facebook un post che mi sarebbe dispiaciuto veder sprofondare nell'oblìo. Così, col suo permesso, ho deciso di farne un articolo.

Nicholas questo ha scritto dopo aver letto la sentenza di assoluzione per i 6 ragazzi che nel 2008 furono querelati per stupro nei pressi della Fortezza da Basso a Firenze, disponibile a questa pagina.

Buona lettura.

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A distanza di qualche giorno dal gran lupanare scatenato dalla vicenda "ragazza stuprata alla Fortezza Da Basso, tutti assolti ZOMG" direi che magari è l'ora di sentire una voce fuori dal coro. La mia, certamente, perché do per scontato che sia autorevole e singolare. Vai con il papiro.

1)

La verità storica e quella accertata giudizialmente abitano a due portoni diversi, non si conoscono e se anche si incontrano per caso si ignorano. Cosa vuol dire? Che tutti quelli che entrano nelle aule di un tribunale hanno i loro interessi e a questi interessi si adatta la versione dei fatti fornita. I ragazzi nella loro prospettiva avevano interesse a non finire in galera (per qualcosa che non hanno commesso) la ragazza nella sua prospettiva a far andare in galera gli autori di un orribile crimine (commesso). Chi ha ragione? I ragazzi o la ragazza? Non lo sapremo mai perché gli unici che c'erano e lo sanno davvero vi diranno giurando sulle loro madri che le cose sono andate DAVVERO come dicono loro! La sentenza invece dice solo chi ha giocato meglio in aula, dove ognuno porta la sua versione dello stesso fatto, e in base a cosa dici e come lo dici il giudice decide chi ha torto e chi ragione, un giudice non sta dicendo chi ha detto la verità e chi no.

2)

A cavallo tra merito e metodo: la ragazza ha fornito 965456789 versioni diverse degli eventi che si sono verificati, in aula si applica il principio dell' "oltre ragionevole dubbio" in base al quale se residua il dubbio sul modo di essere dei fatti l'imputato va assolto(non è proprio così, ma almeno è masticabile), quindi se la ragazza ha detto (tra le altre) che c'erano Tizio Caio Sempronio Mevio Livio e Mino, ma le celle telefoniche dimostrano che Mevio non c'era ma anzi smessaggiava da casa, evidentemente qualcosa non va. Se poi ci aggiungi che ha omesso molti altri fatti occorsi nella sera che hanno riscontri incontrovertibili, evidentemente la versione della ragazza non è solo lacunosa, ma sovrabbondante di 'menzogne'. Le incongruenze sono state elencate e smontate una per una. Voi che siete giudici (se gridate allo scandalo in qualche modo siete giudici) avreste condannato il gruppo sulla base di una storia che non sta in piedi? Stiamo parlando di gente che ha una vita.

3)

Sempre a metà strada tra merito e metodo: le motivazioni della sentenza sono disponibili online, certo 21 pagine di roba, che palle eh? Ma se vi volete battere i pugni in petto dovrete prendervi la briga di farlo con un minimo di cognizione di causa. Pesa il culo? Allora sarà il caso di tenere la bocca chiusa e risparmiarsi brutte figure.
5)Hanno giudicato la sua vita. Sì, perché se qualcuno mi infila il cazzo in bocca e a me la cosa non sta bene glielo stacco con un morso. Cosa che lei non ha fatto. Anzi, uscita dal bagno dove ha concesso il proprio cavo orale ad uno del team è rimasta in compagnia del gruppo al completo. E cosa mi posso aspettare da un gruppo di persone dove c'è chi mi vuole infilare il cazzo in bocca? Era in condizione di inferiorità psicologica? Non direi, subito dopo le hanno offerto aiuto, e lei ha risposto in modo provocante "non ti preoccupare, è colpa mia che sono passata da lesbica ad etero". Nel giudicare l'attendibilità delle diverse versioni dei fatti, c'è da considerare che a raccontarle è una tizia che prima regala pompini poi rimane in compagnia degli stessi tizi che le hanno fatto l'esofagogastroduodenoscopia con l'uccello e alla fine dice di essere stata stuprata. La fellatio ha avuto luogo contro la sua volontà? Ok, te ne allontani appena ti viene offerto aiuto, non resti lì, lo sai già che tira una brutta aria.

4)

I ragazzi evidentemente non sono dei santi e andrebbero caldati bene bene, dargliene tante che a tirar fuori il pisello dalle mutande devono avere non poche remore. Sfortunatamente, lo sapete, l'Italia non è un paese all'avanguardia quindi mancano istituti giuridici che impongono alle persone di raccogliere un consenso valido prima di compiere qualsiasi atto di natura sessuale. In alcuni paesi se sei ubriaco o fatto marcio c'è la presunzione che il consenso non sia validamente prestato quindi è stupro, fine. Il gruppo si è palesemente approfittato della forza del numero e della debolezza della ragazza, ma non credo sia giusto parlare di stupro, quantomeno non alla luce di quello che è emerso durante le indagini. Lesioni ricollegabili in modo inequivocabile alla violenza sessuale non ce n'erano e delle litrate di sperma che la ragazza dice di aver visto piovere nell'abitatolo dell'auto non c'era traccia.
Più facile che abbia voluto provare il brivido di qualcosa di diverso e pur essendosene pentita non lo abbia manifestato con la dovuta convinzione.

5)

Leggendo la sentenza emerge chiaramente che nessuna delle parti ha detto tutta la verità ma tant'è, stando a quello che emerge dagli atti non si può non assolvere, vedete voi che 'stupratori assolti, la rabbia della vittima' vende molte più copie di 'stupro alla fortezza, ricostruzione incerta, imputati assolti in appello' vende molto, molto, molto di più, perché gli italiani in fronte hanno vene piccole che si tappano subito con nulla, solo che invece di sbattersi un minimo per saperne un po' di più ci uniamo al coro BEEEE BEEEEE BEEEEEEHEEEEEE BEHEHEEEEEE perché quello che è successo non lo sappiamo e l'unico lusso che ci possiamo permettere è il dubbio.
Ma veramente sei arrivato fino in fondo? Be' ora ci sono 21 pagine di sentenza da leggere, vai, divertiti.

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