23 maggio 2016

Querela per diffamazione aggravata (la querela, non la diffamazione)

Beh, non certo una querela sana, quella che ti sto per raccontare.
Stamattina controllo la cartella Spam, e vedo che c'è un'email abbastanza originale. Per motivi di fanta-privacy, riporto il quasi-tutto sostituendo i nominativi originali con nominativi di fantasia.

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Mittente: "Studio Legale Gorgogliani [email lunghissima che termina con un dominio di uno studio legale di Roma che esiste per davvero]

Oggetto: "Querela per diffamazione aggravata: 51209730".

Testo:

Egr. Sig. / Sig.ra
[eppure dal mio nome mica è difficile sapere se sono maschio o femmina!]
Con la presente Le scrivo in nome e per conto della mia assistita Francolina De Rosuccioli per diffidarla dal proseguire con l’attività lesiva e dichiaratamente diffamatoria del diritto all’immagine, al nome, alla dignità e alla riservatezza della mia assistita, attività da Lei messa in atto via social media su Facebook.

[Bottone blu con scritto "Scarica documento"]

Per aprire la querela prema sulla scritta "Scarica documento"

La invito, pertanto, a sospendere ogni attività lesiva facendo presente che ho già ricevuto mandato per adire le vie legali e tutelare in sede civile e penali [ops, erroruccio] i diritti della mia assistita.

Distinti Saluti.

[Nessuna firma di una persona]

Studio Legale Gorgogliani
[numero di telefono dello stesso studio legale di Roma] - Fax [numero di fax di una autofficina di Salerno!!!!]
Email: info@[solito_dominio_dello_studio_legale_esistente]


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Non ricordando nessuna Francolina De Rosuccioli, inserisco questo nominativo nel motore di ricerca di Facebook e vedo che ce n'è una che è manager di una scuola di evoluzione personale. E che abbiamo due FB-friend in comune. Però mi è totalmente nuova.

Senza badare all'autofficina (me ne sono accorto solo successivamente), ho cliccato col tasto destro sul link "Scarica documento" scegliendo dal menù a tendina "copia link", e ho incollato il link sulla barra degli indirizzi del browser. Lo accorcio e scrivo solo il dominio, che è... Pinkupcape.com, un negozio online molto Chic, o forse molto Kitsch, non ho indagato abbastanza, specializzato in vestiti, lampade e altri oggetti soprattutto di colore rosa.
Riscrivo il link segandolo un po' meno, e trovo una pagina con delle istruzioni in inglese su come scrivere un componimento letterario.
A quel punto la mia testa BOOOOM, e vado al link intero. C'è uno zip da scaricare. Scarico, scomprimo, e... un file EXE. Quindi sicuramente un malware!

E io che già mi ero dato importanza pensando alla mia prima querela ricevuta.

E il povero studio legale?
Chissà quante persone, ricevuta un'email identica, non avranno afferrato il concetto e avrà scritto a quell'email vera, dello studio legale vero, per lamentarsi o chiedere spiegazioni. Ehi, attualmente il sito di quello studio legale non funziona, a differenza che poche ore fa. Un caso?
Una vendetta di qualcuno che usando ignari e inesperti utenti del web ha voluto fare un dispetto a quello studio legale? Boh.

Commento di una mia amica pensando a chi ha ideato e messo in atto questa trappolina:
"Beh, chissà che persona cattiva. O annoiata".
O tutt'e due, ho aggiunto io.

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