02 novembre 2016

L'esperimento di Milgram dimostra meno di ciò che si crede. In compenso non era necessario!

Una breve introduzione per chi non conosce l'esperimento dell'elettroshock simulato eseguito dallo psicologo statunitense Stanley Milgram nel 1962:

La storia dell'umanità passata e presente è piena di circostanze che la dicono lunga sull'esecuzione di crimini giustificati semplicemente dal fatto che bisognava seguire direttive provenienti da un'autorità.
Le persone comuni sostengono di solito di essere civili, e che si rifiuterebbero di obbedire a ordini crudeli. Dicono il vero?
Milgram volle verificarlo reclutando dei volontari, spiegando loro che con un macchinario dovevano infliggere delle scariche elettriche a dei falsi soggetti (che in realtà non le ricevevano, ma urlavano per simulare la loro sofferenza) ogni volta che avessero dato la risposta sbagliata a un quiz. L'esperimento è spiegato diffusamente a questa pagina di Wikipedia e documentato nel filmato che vedi qui sotto:



Fu poi eseguito di nuovo alla fine degli anni 2000 dal celebre mentalista, ipnotista e scrittore britannico Deren Brown...



...con gli stessi risultati.

A una prima osservazione si potrebbe essere sconcertati da quanto male è disposta a fare una persona (anche una persona comune, forse magari anche noi stessi) nella condizione in cui "debba" obbedire a una figura riconosciuta come autorità.

Ma...

Alcune osservazioni.

- Il soggetto credeva che il dolore fosse compensato da un lato positivo, e cioè il progresso della scienza, quella stessa che in futuro avrebbe potuto essere utile alla salute di tutti. Sì, anche chi commette stragi di massa pensa che questo sia necessario alla purificazione della razza, alla sacrosanta stabilità di una nazione o altre stupidaggini simili, ma sostenendo questo ci si ferma ancora prima: chi fa parte di una cerchia di persone civili potrebbe affermare non solo che disobbedirebbe a ordini di eseguire stragi, ma anche che prima ancora non si farebbe convincere che le motivazioni di quelle stragi siano valide. Per smentire questo ci vorrebbe non un esperimento in cui ti si ordina di torturare una persona, ma un esperimento in cui si tenta di portarti a pensare che è giusto, per determinati motivi, commettere una crudeltà che fino a oggi hai convintamente ritenuto sbagliata se e senza ma.
- Una cosa mi pare molto strana, soprattutto nella versione di pochi anni fa di questo esperimento. Com'è possibile che il soggetto non fosse al corrente del fatto che un esperimento del genere è illegale? Già. In Inghilterra come da noi in Italia è di sicuro illegale costringere una persona a subire torture contro la sua volontà. Il finto torturato diceva che voleva interrompere l'esperimento a causa dell'eccessivo dolore. Quindi chi è andato avanti con le (finte) scariche fino a 450 volt non so se si possa definire cattivo o no, ma mi pare essere di bassa estrazione culturale in quanto ignora una delle leggi più conosciute e banali.
Lo so che in certe situazioni alcuni particolari ci sfuggono e non ci si pone il dubbio. Ma qui non è questione di porsi il dubbio col normale spirito critico. È questione che scatti o no un campanello di allarme quando l'anomalia diventa troppo palese. Se hai un minimo di cultura, quando una qualunque persona di dice di tortuare un soggetto contro la sua volontà il campanello di allarme ti scatta e ti dice "Questo è per forza uno scherzo; è impossibile che uno scenziato non conosca una legge così banale e rischi di essere denunciato per sequestro di persona e sevizie. Siamo in Inghilterra, mica in Cambogia".
Ecco perché l'esperimento è fattibile solo con persone di una cultura bassa. Per farlo con persone di cultura alta o anche solo media le si dovrebbe portare in una nazione di cui ignorano le leggi.


- Riguardo alla similitudine fra i soggetti dell'esperimento e i soldati / poliziotti / guardie carcerarie etc dei paesi totalitari, sì, l'analogia sussiste, ma bisogna vedere in quale misura. Infatti l'esperimento non vuole dimostrare che l'autorità ti influenza, cosa che già tutti sapevamo. L'esperimento vuole dimostrare *quanto* un'autorità può influenzarti. Ha lo scopo di dirti "Vedi? Questo dimostra che se anche tu fossi stato un tedesco immerso nella cultura nazista avresti potuto far parte delle SS e avresti potuto eseguire gli ordini di sterminare centinaia di persone".
Ma un soggetto che ha preso parte a questo esperimento e che è arrivato a (credere di) infliggere la massima scarica elettrica al finto allievo potrebbe benissimo rispondere: "Eh no. Fino a quel punto certo non sarei arrivato. Sono stato disposto a dare scosse elettriche a una persona infliggendogli dolore contro la sua volontà, ma SOLO perché l'esperto che guidava l'esperimento mi ha garantito che non c'erano pericoli per la vita di quella persona, tant'è vero che prima di (credere di) infliggere le ultime scariche elettriche gli ho chiesto conferma più volte. Il solo fatto che andare avanti fosse necessario per la riuscita dell'esperimento certo non sarebbe stato sufficiente per convincermi a obbedire".
Per questo motivo credo che la dimostrazione portata dall'esperimento di Milgram sia suggestiva ma decisamente incompleta per dimostrare la suddetta tesi.


...Tesi che in realtà è evidentemente vera senza bisogno di esperimenti. Basterebbe semplicemente dire:


"Considerato che
  • Non può essere un caso che chi nasce in un certo luogo e ha una certa educazione si comporti in un certo modo
  • nel DNA non risulta esistere nessun gene della cattiveria
...se ne deduce che il comportamento crudele di una persona derivi per la maggior parte dall'educazione e dall'ambiente in cui è vissuto".

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