02 novembre 2017

Il dannosissimo benaltrismo (spesso sommato a presunzione e ripicca)

Qualche giorno fa ho scritto un post su Facebook. Si trattava di un invito a firmare una petizione presente sul sito www.polloitaliano.it.
Si tratta di una petizione creata da Animal Equality rivolta a Unaitalia, associazione di categoria che rappresenta oltre il 90% dell’intera filiera italiana di allevamento di pollame e conigli, per domandare che sia intrapreso al più presto un dialogo con le aziende leader del settore – in particolare AIA, Amadori e Fileni – affinché adottino politiche volte a ridurre la sofferenza di questi animali, che attualmente vivono in condizioni pietose negli allevamenti intensivi.

Commento di un mio FB-friend:

Marco so che la cosa non è cosi trendy come i polli e il trattamento da allevamenti intensivi ma io ti consiglierei di andare qualche volta a vedere come vengono trattati gli anziani umani nelle case di cura e in molti reparti ospedalieri dove per la maggior parte sono tenuti in vita solo perché in tal modo c'è il pagamento della retta alla struttura o al reparto ospedaliero molto spesso legati o intontiti da farmaci psichiatrici che vengono dati anche a ci non soffre di demenza senile perché in tal modo è più docile quando di fatto non si trasforma letteralmente in uno zombie.
Immagino che visto ci sono persone che si preoccuopano tanto di poveri esseri che sono comunque dotati di sensibilità e di capaci di sensazioni potranno anche capire quale sia la sofferenza e la perdita di dignità di un umano ultrasettantene o ultraottantene spesso legato al letto perché non disturbi e lasciato talvolta per ore letteralmente in mezzo alle proprie feci fino a che qualcuno non va a cambiare e con un catetere inserito nell'uretra con i problemi e di rischi di infezione che questo comporta anche se spesso non servirebbe ma che diventa molto più pratico da gestire per inservienti o altro personale che non debbono preoccuparsi di un anziano legato e non devono aiutarlo ad andare in bagno.
Ovviamente parto dal presupposto che un anziano umano abbia almeno gli stessi diritti di un pollo o di un maiale o di un vitello perché in quelle condizioni la sua vita è davvero simile a quella di un animale e la ua umanità dignità viene cancellata.
Ovviamente persone tanto sensibili da reclamare i giustizi diritti degli animali sapranno anche impegnarsi per tutelare quelli di umani la cui utilità per questa società non suite più e non come persona che pro produrre business per case di cure e posti di lavoro di coloro che degli anziani si occupano.
E forse persone così snellii dovrebbero pensare che c i potrebbero essere dei loro congiunti fra questi anziani e che se non succede loro qualcosa prima questa potrebbe essere la fine che molti potrebbero fare quando il tempo della loro gioventù e vita attiva finirà al termine.

Mia risposta:

Intanto hai firmato la petizione?
Il benaltrismo non dico sia dannoso quanto l'indifferenza, ma quasi.

Sua risposta:

Marco io credo che tu non ci senta oppure non riesca a vedere oltre al tuo naso invece di parlare di petizioni prenditi del tempo e vai tu a vedere cosa accade nei ricoveri per anziani e se hai tante energie da spendere a scrivere di petizioni su Facebook puoi dedicare il tuo tempo a fare volontariato in un centro ed alleviare direttamente la loro solitudine distrazione dolore cosi ti puoi rendere conto come certe volte i lager siano ancora oggi ppannaggo anche di molti esseri umani che non sono più utili a questa società oppure prenditi del tempo Invece diparlare di petizioni perché non ti prendi un girono ed il 15 novembre vieni con me a fare il banco alimentare dove di raccoglie cibo per chi non ha i soldi per poterne comprare oppure ti prendi una famiglia che nn può davvero permetterselo e provvedi tu a fare avere il cibo per mangiare

Mia risposta:

Benaltrismo + "fallo tu". Un bel mix.

Sua risposta:

No, semplicemente invece di parlare dei dolori dei polli vedi quelli degli esseri umani e se puoi fai qualcosa davvero invece di parlare o di firmare petizioni.
Io collaboro con il banco alimentare da 7 anni con quello farmaceutico da 3 dando del mio tempo ed esiste qualcosa di più importante. Tutti possiamo dare dei soldi ma investire il tempo vuol dire dare una merce più preziosa, perché il tuo tempo quando lo hai dato non torna indietro

Mia risposta:

Allora benaltrismo + presunzione. Ancora peggio.

1) Se esiste un problema di serie A non significa che i problemi di serie B siano da lasciar perdere. Se si ragionasse come stai ragionando tu, ci si occuperebbe solamente dei problemi maggiori. Anzi, del problema maggiore. Che non sarebbe neanche fra quelli che hai descritto tu. Gli anziani che vivono molto male verrebbero lasciati a sé stessi e ci occuperemmo solo di persone che vivono ancora peggio, e cioè ad esempio i prigionieri che ogni giorno vengono torturati in altre parti del mondo.
E i soldi delle casse dello Stato, che fine farebbero? Sicuramente guarire i malati è più importante che far funzionare i musei. Quindi neanche un euro ai musei finché non si è trovata una cura per tutte le malattie. Meglio dormire fuori al freddo che avere dolori dovuti a una certa malattia. Quindi neanche un euro ai senza tetto finché non si trova la cura per quella malattia. Ma vuoi mettere l'importanza di poter eseguire un'operazione chirurgica senza che l'ospedale venga preso d'assalto da un pazzo armato che vuole ammazzare tutti perché il suo dio Trallallà è grande? E che diamine. Allora ci ho ripensato: niente soldi alla ricerca medica finché non si è risolto un problema ben più grande: organizzare le forze dell'ordine in maniera da avere una protezione sicura al 100%. Inutile operare al meglio se c'è uno che viene a spararti mentre operi! E così via.
Questo è il benaltrismo.
E no, non si tratta di esempi esagerati. I danni che fa sono esattamente di questo tipo. Danni importantissimi. Come quello di non occuparsi di miliardi di esseri senzienti che ogni giorno vivono ingiustamente delle situazioni che si potrebbero evitare facilmente: basta smettere di comprare e mangiare quegli animali. Non comporta neanche il dispendio di tempo. Un po' come firmare una petizione, cosa che tu per ripicca continui a non fare.
Le azioni per buone cause non portano via tempo ad azioni per cause ancora più buone. Più probabilmente portano via tempo al cazzeggio, che a volte consiste nello scrivere commenti benaltristi (vedi su) e presuntuosi (vedi sotto).

2) Anvedi, oh, sto qui che mi bacchetta mentre sto facendo qualcosa di buono, solo perché non è la cosa più buona del mondo, credendo di sapere tutto di me senza invece sapere un bel niente... chissà come fa a sapere che io non conosco già le situazioni che crede di rivelarmi, e chissà come fa a sapere che io non doni il mio tempo anche per occuparmi di esseri umani. E insinua pure che faccio quello che faccio per il fatto che è trendy. Bah, non meriterebbe nessuna risposta, se rispondere non fosse uno spunto per scrivere un articolo e quindi poter inviare semplicemente un link se e quando in futuro leggerò fesserie del genere.

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...Insomma, il fatto che i problemi che affiggono il mondo sono molteplici non significa che tutte le persone di buona volontà devono concentrarsi sul problema più importante, lasciando indietro gli altri, meno importanti ma comunque importantissimi. È bene che ci sia un gruppo di attivisti che si occupi di problemi di prima priorità, e che pure esista un gruppo di attivisti che si occupa di problemi di seconda priorità, e anche un gruppo che si occupa di problemi di terza priorità. Ognuno a seconda della propria sensibilità. Cosa che il benaltrista non capisce, purtroppo, diventando così egli stesso un problema.

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